Centro Dell’Essere

Mi chiamo Andrea e nasco a Livorno il 09-09-61. Terzo figlio di Lucia Farina e Aulieno Balzini. Il mio più grosso trauma è stata la perdita di mia madre all’età di 5 anni, che si è tolta la vita. Questo evento mi ha portato a chiudermi dentro il mio mondo interiore, pur manifestando una mia parte estroversa, questa era legata molto spesso alla rabbia per l’esigenza di essere accolto e riconosciuto dagli altri. Per anni ho rimosso completamente la figura di mia madre portando poi in tutte le relazioni con il femminile la rabbia legata alla vendetta dell’abbandono. Il mio approccio alla ‘spiritualità’ è incominciato alle scuole elementari, una scuola gestita da suore cattoliche; ho passato poi le medie in un collegio salesiano. Si faceva sempre più’ presente in me una figura di riferimento che in seguito sarebbe stata determinante per il mio scopo di vita, questa figura, che a quel tempo associavo ad un personaggio fisico, è Gesù. 

Pur non essendo un credente praticante questa figura era per me fonte di Pace, solo il pronunciare quel nome mi metteva in un’attitudine di profonda gratitudine. In tempi non sospetti mi feci addirittura tatuare il suo nome in aramaico sul braccio destro. L’esperienza del collegio collegata a questo simbolo è stata per me fondamentale per poter in seguito creare un gruppo di ascolto e formazione. Ho studiato come Rebirther alla Scuola di crescita personale ‘Onyhana’ (gratitudine) di Milano. Ho avuto come INSEGNANTE Samadhi Provvidenza Mattaliano, con cui ho trascorso circa 15 anni come allievo e poi come assistente. Ho appreso la tecnica del Respiro consapevole specializzandomi nei traumi di nascita. Ho avuto la possibilità di indagare non solo tutto ciò che riguarda il Rebirthing ma anche molte altre tecniche meditative dei grandi Maestri, come Osho.

La profonda stima e gratitudine per la mia INSEGNANTE per ciò che ha rappresentato per me ha raggiunto un apice quando attraverso di lei ho conosciuto ‘Un Corso in Miracoli’. Questo incontro è stato un ritrovarmi, un ritrovare quel simbolo così importante per me da sostenermi ogni giorno: il Gesù visto con una nuova percezione, non come una forma o un corpo, ma come un simbolo di Perdono e di Pace. Questo mi ha permesso dapprima di essere un INSEGNANTE. Insegnavo ciò che credevo di sapere. Finché, dopo quattro anni, un giorno non ho potuto più insegnare niente ma ho scelto, senza scegliere, di divenire ciò che tutti noi siamo: non più uno che insegna ma uno che si libera dall’insegnamento, un ‘Maestro’. Non sapevo nemmeno cosa volesse dire questa parola che ho sempre associato all’Illuminazione. Per me era lontana anni luce con questa interpretazione. Ma ciò che l’Ego complica, lo ‘Spirito Santo’ semplifica. Ho smesso di fare domande, ho smesso di chiedere, ho smesso di trasmettere qualcosa del mio sapere e ho compreso attraverso questa esperienza nella mia mente che ognuno di noi è già unito a una conoscenza collettiva, che nessuno insegna a nessuno, e che il Maestro è sempre un allievo. Come diceva Rol, “devi

essere una grondaia che riceve l’acqua”, e così è per me. Non ho allievi, ma Maestri a mia volta. Non c’è divisione di ruoli, ma un’unica strada, anche se le vie possono essere molte. Siamo tutti frammenti dell’Uno che attraversano l’illusione di questo mondo come un’aula di apprendimento. La parola chiave per quanto mi riguarda è stata ‘DISPONIBILITA’.

“Nulla di ciò che è reale può essere minacciato, nulla di irreale esiste. In questo si trova la pace di Dio.”

Un Corso In Miracoli